Studio Legale Atria e associati

Lo Studio Legale Atria è specializzato in diritto bancario, civile, commerciale, fallimentare
Ex Parte Debitoris
L’usura nei tribunali è una storia a tappe successive, tormentata da overrulling (su usi normativi ed anatocismo), innovazioni legislative (sulle CMS), norme interpretative (su usura sopravvenuta), dichiarazioni di incostituzionalità (sull’irripetibilità delle somme versate), introduzioni e disapplicazioni di fonti secondarie (le circolari della Banca d’Italia), e continuamente alimentata dalla forte pressione di interessi economici.
Ogni scelta contrattuale generalmente adottata, ogni modifica normativa o mutamento di indirizzo giurisprudenziale virtualmente spostano capitali ingenti.
Il governatore della Banca d’Italia il 4.12.2000, dopo le tre pronunce di quell’anno della Corte di Cassazione sull’usura sopravvenuta che sancivano l’applicabilità della L. 108/1996, anche ai contratti bancari conclusi in data anteriore alla sua entrata in vigore, stimò in una missiva al Ministero del Tesoro in 15 mila miliardi di lire il costo per le banche di tale interpretazione, nel caso di sostituzione del tasso contrattuale con il tasso soglia ed in 50 mila miliardi di lire la trasformazione dei contratti in finanziamenti gratuiti, per l’applicazione dell’art. 1815 Cod. Civ.
La Suprema Corte di Cassazione con la Sentenza n. 350/2013 ha di nuovo rivoluzionato l'approccio scientifico sull'usura, riconoscendo per la prima volta l'usura in contratto e la gratuità del finanziamento, se concesso ad un tasso (anche quello di mora) a qualsiasi titolo usurario.
Il primo argomento dei giudici di legittimità è letterale: ai fini dell'applicazione dell'art. 1815 Cod. Civ. e dell'art. 644 C.P., si considerano usurari gli "interessi che superano il limite stabilito dalla legge al momento in cui sono promessi o comunque convenuti a qualunque titolo, e quindi anche a titolo di interessi moratori".
I Tribunali di merito, pur non sempre univoci nell'applicazione di tale principio, hanno comunque continuato a percorrere il solco giurisprudenziale tracciato dalla Sentenza n. 350 e dalle altre che si sono susseguite nel 2013, obbligando le banche a restitutire ai clienti gli interessi corrisposti in violazione di Legge.
Compito di noi Avvocati è tutelare i clienti consumatori contro i poteri forti, in grado di sovvertire le regole di mercato e per l'affermazione costante dei principi di diritto.
Avv. Antonio Atria
(Università di Palermo, esperto di diritto bancario, commerciale, civile, tutela dei consumatori)
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